Il 24 ottobre scorso l’Assemblea del Senato ha approvato il disegno di legge (A.S. 674), d’iniziativa del Governo, contenente “Interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti” (in seguito anche solo “DDL”).
Il testo approvato dal Senato riflette le discussioni e gli emendamenti approvati dalla 6^ Commissione Finanze del Senato che ha recentemente concluso l’esame del DDL in seguito a una lunga fase di dibattito e di confronto, incluse le audizioni pubbliche cui ha partecipato anche Assonime (v. Intervento n. 11/2023 e relativa news).
L’iter non si è ancora concluso; dopo l’approvazione in Senato, il disegno di legge è stato trasmesso alla Digital camera dei Deputati (C1515) ed assegnato in sede referente alla VI Commissione Finanze e tesoro della Digital camera.
Rispetto alla proposta di aprile 2023 (comunicato stampa del Consiglio dei Ministri), l’articolato approvato dal Senato conferma quasi integralmente il pacchetto normativo originario con alcuni importanti emendamenti, descritti più compiutamente nell’allegato. Si segnalano, in particolare, due modifiche rilevanti già sostenute dall’Assonime nel corso delle audizioni: (i) l’estensione della maggiore flessibilità nell’articolazione dei voti anche alle società già quotate, mediante la previsione di un rafforzamento sia del voto plurimo sia del voto maggiorato (artt. 13 e 14 DDL); (ii) l’introduzione di una generale delega al Governo per la riforma organica del TUF, da attuarsi entro dodici mesi dalla information di entrata in vigore del DDL (artwork. 19 DDL). Tra le proposte get rid of si segnala, invece, quella di prorogare fino al 30 aprile 2025 le misure di semplificazione degli aumenti di capitale previste durante il regime emergenziale (artwork. 8 DDL) che è stata rigettata dalla 6^ Commissione Finanze del Senato e pertanto rimossa dal testo del DDL.
Successivamente all’entrata in vigore del DDL sarà cura di Assonime commentare le disposizioni ivi contenute in una circolare.